Ritratti
![]() Una matita. Una tavola. Dei colori. Una penna. Un taccuino. E il gioco è fatto. Alcuni personaggi del calcio a 5 nostrano ritratti come non li conoscevate. |
Ritratti - Tommaso Bacosi
Continua ad allargarsi la galleria d’arte di Calcio a 5 – Extra Time e Futsalmarche. Stavolta al microfono di Silvia Saccomano e sulle tavolozze di Daniele Cardinali c’è Tommaso Bacosi, allenatore e giocatore del Cus Macerata.
Ciao Tommaso, facci il tuo ritratto. “Mi chiamo Tommaso Bacosi, sono nato a Sen Severino, ho 28 anni. Attualmente single. Sono in procinto di laurearmi in ambito odontoiatrico”. Nel calcio a 5 cosa fai? “Alleno e gioco”. Che valore ha nella tua vita questo sport da 0 a 10? “Nei giorni delle partite e degli allenamenti 10. Negli altri giorni 0… fortunatamente!”. Come sarebbe la tua vita senza questo sport? “A casa sarebbero contenti, ma per me è una gran passione”.
“Sì, riesco agevolmente a conciliare le due cose. Sono altre le cose che mi distolgono dallo studio … (sorride, ndr)”. Cioè? “(Ride, prima di rispondere) Sono un tipo a cui piace abbastanza lo svago. Diciamo che sono un po’ … un viveur e causa divertimenti, uscite, amici, passioni, a volte trascuro un po’ lo studio”. Se ricevessi una proposta da allenatore fuori regione, la prenderesti in considerazione? “Dipende, perché io a Macerata ho la fortuna di essermi creato tanti rapporti di amicizia, numerosi grazie al calcio a 5. Nell’ambiente Cus in particolare, oltre a dei compagni, ho prima di tutto degli amici a cui sarebbe difficile rinunciare, perché per me il discorso amicizia è veramente importante. Detto questo, andrei fuori regione, forse, solo per fare un’esperienza in una squadra di categorie superiori. Ma non nascondo che in questo caso il discorso economico avrebbe un peso rilvenate”- Hai allenato sia giovani che senior. Quale dei due ruoli gradisci di più e quale dei due è più impegnativo? “Premetto che il mio primo e principale divertimento è giocare, anche perché allenare provoca soprattutto stress. Detto ciò, fra le due cose preferisco allenare i giovani, perché hai soprattutto da dare e da insegnare, mentre dai senior per me c’è da carpire molto. Penso a due casi della mia squadra: Gabrio Machella, tanta esperienza alle spalle e movimenti da seguire per prenderne esempio, o Cristiano Squillo Del Curatolo, un bomber come pochi da cui rubare trucchi per fare gol. Con i senior però, bisogna anche scendere a compromessi”. Un sogno nel cassetto di Tommaso Bacosi? “Nel calcio a 5 o nella vita?” Tutti e due… “Nel calcio a 5 mi piace pensare di arrivare un giorno ad allenare in serie A. Nella vita adesso… su due piedi… non mi viene. (pausa, ndr). Beh, un sogno potrebbe essere… quello di uscire con te stasera!! (grasse risate di entrambi, ndr)”. Andiamo avanti (dice Silvia mentre ride, ndr) “(Tommaso la interrompe) Eh?! T’ho fregata!” (Si torna seri) Una cosa che non accetti dai tuoi giocatori? “La mancanza di rispetto, di volontà e di impegno”. Ci racconti l’episodio più curioso della tua carriera sportiva? “Ce ne sono tanti. C’è stato una volta un episodio divertente, con un allenatore di fama ed esperienza anche in serie B che, disegnando uno schema di calcio d’angolo alla lavagna, aveva previsto… 6 giocatori in campo. Al che tutti nello spogliatoio ci siamo guardati un po’ interdetti. Alla fine tutto si è concluso con una sana risata”.
“Probabilmente farò il lavoro per cui sto studiando, però dentro di me sento di avere uno spirito imprenditoriale. Quindi non si sa mai”. C’è un rimpianto che ti assilla? “No, un rimpianto no. Piuttosto c’è amarezza per quanto è accaduto al Cus Macerata l’anno scorso: siamo stati a pochi passi dal salto in C1 e poi invece, per ragioni burocratiche, ci siamo ritrovati di nuovo in serie D. Non è stato semplice digerire essere ad un passo dal compiere un passo in avanti per ritrovarsi a farne quasi due all’indietro”. La tua più grande soddisfazione sportiva? “I campionati vinti da allenatore con i giovani o da giocatore con il Cus. Ma anche aver segnato una doppietta in serie B con la Futsal Macerata. Però forse la soddisfazione più grande è quella di sapere che all’interno dell’ambiente Cus, ho creato dei rapporti umani importanti: so di avere delle persone su cui poter contare”. Ti chiediamo di salutarci immaginando come ti disegnerà il vignettista, l’Artista di Futsal Marche Daniele Cardinali.. “Ah… così! Io sono una vignetta di mio! (poi, dopo averci pensato bene, ndr) Mi conoscono tutti per un segno particolare che ho sul mio corpo (un poker d’assi tatuato sul polpaccio, ndr) perciò… forse mi vedrei con le carte da poker e le fiches in mano, seduto a un tavolo verde”. Grazie Tommaso, alla prossima. “Ciao e grazie a voi…”
Silvia Saccomano Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. L’Artista (Daniele Cardinali) Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Commenti (7)
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