Paolino Giampaoli cuore in mano: "La serie A conquistata un'immensa soddisfazione. Il futuro? Nessuna fusione. Il Mister? A breve saprete."
Sei mesi fa. Che cosa ti aspetti da questa stagione? “Sono sincero, il mio obiettivo è la zona play off...”.
Il momento più bello? “In ordine cronologico, la vittoria contro i Dolphins...”.
Il sogno nel cassetto. “Arrivare alla serie A nazionale”.
Feci quest'intervista al presidente dei Real Lions Ancona Paolino Giampaoli il 3 novembre 2011. Da allora tutti i suoi sogni si sono realizzati: vittoria (e che vittoria!) contro i Dolphins dello Special One Mirco Massa, nel momento clou della stagione, la finale play off regionale (Dolphins Calcio a 5 - Real Lions Ancona 0-8) e vittoria nello spareggio interregionale contro il Florida Pescara (4-0 all'andata, 3-4 al ritorno) con conseguente conquista, per la prima volta nella sua storia della serie A. Strameritata. “Un miracolo sportivo”, così lo definisce il presidentissimo Giampaoli. Chissà se ora i sogni nel cassetto sono finiti? Chissà se ci saranno, a breve, altri cassetti da aprire?
“Si e sei stata anche profetica”.
Davvero complimenti per il traguardo raggiunto. “Un cassetto lo abbiamo aperto”.
Da dove vuoi iniziare? “Quelle contro il Pescara sono state due partite fondamentali. La svolta, però non è avvenuta domenica scorsa (27 maggio), ma nell'ultima partita di campionato con il pareggio (2-2) contro il Chiaravalle. Da lì abbiamo iniziato a spiccare il volo. Poi la semifinale contro la Vis Concordia, vinta. Lì ci siamo guardati in faccia, ci siamo detti “ cosa vogliamo fare?”, il resto è una storia di grinta e orgoglio. L'arma vincente è stato il gruppo, non una sola giocatrice, non un solo tecnico, non un solo dirigente”. Cosa significa la serie A per te? “Conquistarla da artefici primari è una cosa fantastica. Ho fondato io questa società cinque anni fa. I primi anni prendevamo quindici, venti gol a partita... Ritrovarsi in serie A in così poco tempo, che soddisfazione!”.
Pensi già al futuro? “Penso soltanto che sia inutile puntare sulle giocatrici straniere, occorre far crescere, rafforzare il settore giovanile”.
“Da qui a settembre potrebbe succedere di tutto. Per Claudia, venire a giocare con noi, in serie A, sarebbe una vetrina importante; lei ha grandi ambizioni e tra di noi c'è un legame fraterno; Diletta Cremonesi invece è già abituata ai grandi palcoscenici avendo fatto parte della Nazionale di calcio a 11”.
A proposito di legami, tu sei molto legato anche a Giulia Cantarelli. “Giulia è arrivata cinque anni fa dalla Dorica Torrette. Insieme a lei abbiamo fatto passi da giganti, dalle stalle alle stelle. Tra l'altro, quest'anno, per la prima volta, ha vinto anche la classifica capocannonieri”.
Qual è il segreto di questa squadra? “Il gruppo. Il rapporto con le giocatrici non finisce sul campo, ma continua anche fuori: si confidano, accettano i miei consigli... Lo spogliatoio, l'affiatamento tra di noi, tra giocatrici e società è quel dettaglio in più che ci ha permesso di arrivare dove siamo arrivati”.
A settembre al timone delle Leonesse ritroveremo ancora David Urbinati? “Non rispondo, almeno fino alla prossima settimana. Voglio godermi quattro, cinque giorni di riposo, anche se la spina non riesco mai a staccarla veramente. Ti posso dire che Urbinati è un amico e sono contento di aver scommesso su di lui quando gli altri mi dicevano che stavo sbagliando. Ho perseverato e oggi sono felice di aver raggiunto insieme a lui questi risultati. A oggi gli dico grazie. Posso dirti anche un'altra cosa?”
“David, dovunque andava, rimaneva per due stagioni: una serviva per la salvezza, l'altra per la promozione. Con noi ha fatto lo stesso”.
Quindi, visto che la sua permanenza in panchina dura sempre due stagioni, è arrivata l'ora di cambiare? “Posso dirti che oggi (martedì, ndr) ho chiamato Lucio Solazzi, l'allenatore della squadra femminile della Luparense... Potrebbero essere tutti o nessuno”.
La fusione con i Dolphins di Mirco Massa si farà? “A questa posso rispondere. La fusione non si farà. Ci abbiamo provato, ma non ho voluto cedere dando la panchina a Massa”.
Ti va di raccontarmi? “Volevamo creare un'unica squadra anconetana in serie A, ma in panchina volevo una persona diversa da Urbinati e Massa, una figura esterna alle due società, un allenatore neutro. Ipotizzare una collaborazione era impensabile, perché tanto le decisioni le avrebbe prese soltanto uno. Io e Massa eravamo d'accordo su tutto, avevamo già scelto il nome, il logo, poteva uscirne qualcosa di bello; l'unica cosa che ci ha bloccato è stata la scelta dell'allenatore. Se permetti, in serie A ci siamo andati noi... Comunque, credo che la fusione la farà con qualcun' altro, lavora con te...”.
Che mi dici della debacle dei Dolphins nella finale playoff regionale? “A loro mancavano Catena, il capitano e Cremonesi, due punti di riferimento. Noi avevamo Casaccia a casa con il virus e, dopo quattro minuti abbiamo perso Anselmi. Eravamo pari. Loro hanno perso sul piano psicologico. Il risultato è stato talmente roboante che nessuno, nemmeno nei sogni più remoti si sarebbe aspettato un finale del genere. Da lì siamo saliti sulle ali dell'entusiasmo”.
Cosa hai detto alle tue giocatrici prima di entrare in campo? “Se le abbiamo già battute una volta, possiamo farlo anche oggi”.
Contro il Florida Pescara, invece, com'è andata? “Sapevamo poco o niente della società. All'andata è stata una gara a viso aperto (4-0). Nella gara di ritorno sapevamo che si partiva alla pari e che tutto sarebbe potuto accadere. Siamo partite tranquille, sapevamo avrebbero pressato. Sarebbe bastato un gol e avremmo vinto. A denti stretti fino alla fine, fino alla vittoria finale (3-4). Sai chi ha segnato il gol della vittoria?”. Chi? “Il nostro portiere, Daniela Paglioni. Prima ha parato un rigore, poi, visto che loro, negli ultimi minuti hanno messo in campo il portiere di movimento, ha tentato il “colpaccio”e, con un bel pallonetto ha fatto gol. Pensa che Daniela, la scorsa stagione faceva il secondo portiere nei Dolphins e quest'anno, oltre ad aver aiutato la squadra a essere incoronata una delle migliori difese del campionato (per la precisione, la seconda, ndr), nei playoff ha preso solo tre gol”.
“La festa finale, gli abbracci in campo e il gol di Daniela”.
Triplice fischio finale: a cosa hai pensato? “Adesso iniziano i dolori! Ma la riflessione è durata un attimo, perché sono stato travolto e non ho più avuto tempo per pensare. Questo risultato mi ha ripagato di tanti sacrifici”.
È vero che il prossimo anno giocherete al Pala Scherma? “Chi te l'ha detto?”
Informatori segreti... “Lì ci siamo trovati bene; se il Comune facesse alcuni lavori per mettere a norma il palazzetto, per noi sarebbe importante. Il Pala Scherma è un bellissimo impianto. In settimana ci sentiremo. Ti posso anche dire che nei prossimi giorni verremo premiati proprio dal Comune di Ancona per il risultato raggiunto”.
Grazie a... “Grazie a tutti i dirigenti, su tutti Stefano Gasparetti, al segretario Luigino Bontempi, al mister David Urbinati, al gruppo vincente, alla squadra cadetta capitanata da mister Gianfranco Paolini, fondamentale per gli allenamenti e per il gruppo. Un ringraziamento particolare va a Claudia Quattrini, il capitano, che ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e a Giada Gaetani, entrambe con me sin dall' inzio. Grazie a Silvano Cingolani, preparatore dei portieri, angelo custode di Daniela. Grazie alla "cuoca dei ritiri", nonchè dirigente, Ornella. Grazie anche a Futsal Marche per lo spazio dedicatoci, al contrario di altri che non hanno messo neanche un'anteprima di un evento così importante...”.
Lady Futsal Alice Mazzarini Commenti (6)
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