Il ritorno in Serie A di Paolino Giampaoli: "Il mio Real Lions non vuole essere una meteora. Mirco Massa? E' il calcio a 5 femminile!"
24 Marzo 2013 ore 18.00. L’orologio del Real Lions Ancona, società femminile del presidente Paolo Giampaoli, conosciuto da tutti come Paolino, potrebbe essersi fermato proprio in quel momento.
Sul campo le giocatrici biancorosse, guidate da Luca Maggiori, pur sconfitte dalla formazione vicentina del Breganze ottennero la salvezza nella massima Serie nazionale dando vita ai festeggiamenti del caso.
Ma il finale non fu lieto.
Mesi più tardi la società rinunciò all’iscrizione per il successivo campionato di Serie A e si ritrovò catapultata nelle categorie regionali, dove vi rimase fino a qualche giorno fa, fino all’ufficialità del ripescaggio che spalanca le porte del Futsal che conta alle leonesse.
La Real Lions di oggi è una società nuova, particolare, con tanta voglia di far bene.
E’ tornato un volto storico come David Urbinati, sono confluiti nel progetto Marco Cotichelli, Valentina Vescovo e Pamela Barchiesi, ma la notizia è senza dubbio un’altra.
L’allenatore del nuovo corso targato Giampaoli sarà lui, Mirco Massa, l’amico-nemico di tante battaglie.
E si poteva rinunciare ad un’intervista con il vulcanico presidente anconetano per saggiarne polso ed emozioni in vista di questa nuova avventura? Niente affatto. E così, noi di Futsalmarche.it, siamo stati ricevuti nella splendida Baia di Portonovo (occhio ai luoghi, li ritroveremo più avanti), in un caldo pomeriggio di un agosto anconetano.
Ciao Paolino e come sempre grazie di essere qui
“Grazie a voi, è un piacere”
Di nuovo in Serie A, giustizia è fatta?
“Non c’è nessuna giustizia o nessuna rivincita nei confronti di nessuno. Abbiamo riconquistato, dopo averci provato in passato, la Serie A che avevamo lasciato nel 2013 per altri problemi. Ci siamo riusciti, e siamo contenti.”
Posso chiederti con che tipo di ambizioni vi affacciate al nuovo campionato?
“Niente voli pindarici o chissà cosa, stiamo allestendo una buona squadra per divertirci e puntare ad un campionato di media alta classifica…”
Che categoria ti aspetti rispetto a quella che avevi lasciato?
“Con l’avvento dell’Elitè è ovvio che i livelli si sono alterati. Quella di oggi è paragonabile ad una Serie B ma ha comunque il suo prestigio. Non intendo sia chiaro sminuire le squadre partecipanti dico solo che rispetto a qualche anno fa qualcosa sul valore delle giocatrici e delle formazioni è stato alterato”
Andiamo dritti in casa tua. L’arrivo di Mirco Massa sembra aver portato un vento nuovo, ci spieghi come mai questa scelta?
“Più che vento… un ciclone. Non devo essere io a presentare uno come Mirco. Quando si parla di calcio a 5 femminile la prima figura che mi viene in mente è Mirco Massa. Mirco è il Futsal in rosa, senza dubbio. Poi è chiaro, simpatie, modi, antipatie quelli sono soggettivi, non nego che anche io in passato ho avuto delle divergenze con lui ma gli si deve riconoscere che è stato il principale artefice dello sviluppo di questa disciplina, per quanto riguarda il femminile ovviamente. Lo ritengo sia tecnicamente che tatticamente una persona preparatissima in grado di dare le giuste motivazioni alle giocatrici.”
Massa, Vescovo, Barchiesi, Cotichelli… per ora c’è gran parte dell’ex Città di Falconara, vuoi dirci qualcosa a riguardo?
“No comment”
Staff tecnico rinnovato, grande attenzione al settore giovanile, vuoi proprio ricominciare a sognare
“Negli ultimi anni il settore giovanile è stato sempre all’avanguardia. La difficoltà è stata dover stagione dopo stagione ripartire perché le nostre giocatrici migliori venivano prese da altre squadre. Questa da un lato poteva dispiacere, ma dall’altro faceva capire che stavamo lavorando bene. Lo potenzieremo ulteriormente, potendo contare sulla riconferma di tutto il gruppo dello scorso anno. Sarebbe bello togliersi qualche soddisfazione anche dal punto di vista giovanile…”
Abbiamo letto, e qui parliamo della squadra, delle tante riconferme, tra cui quella del capitano Simona Anselmi. Qualche arrivo eccellente?
“So già quello che vuoi sentirti dire. Intanto parto con il dirti che sono arrivate Sara Carnevali, ex portiere del Pian di Rose, e Claudia Galassi, che siamo stati contenti di riabbracciare. Siamo molto vicini all’ufficialità della nostra top player, che potrebbe essere Martina Mencaccini”
Con questa squadra parlare di promozione è avventato? O si può puntare dritti all’Elitè?
“Odio parlare di progetti, di ambizioni, di programmi in generale. Puntiamo a dare il massimo sul rettangolo di gioco e ottenere il massimo. Il progetto è pericoloso, basta che si inceppa un meccanismo e salta tutto. Bisogna vivere giorno dopo giorno. Poi è chiaro, se arriveremo ad un punto e saremo lì per giocarcela ce la giocheremo, magari dopo essere intervenuti sul mercato anche a Dicembre.”
Ci presenti la rosa con qualche aggettivo?
“Una rosa giovane, competitiva. Un giusto mix di esperienza e professionalità. Ci sono tante ragazze che si affacciano per la prima volta sulla scena nazionale e in questo dovranno essere bravi Mirco, Davide Urbinati e Marco Cotichelli a mescolare. La cosa più importante sarà il gruppo, specie all’esterno del campo.”
Sei tornato nel nazionale, hai qualche sassolino da toglierti?
“E contro chi? Non è colpa di nessuno se non abbiamo fatto la Serie A. Il nostro intento sarà quello di rimanere a questi livelli, confermandoci. Non vogliamo essere una meteora. E vogliamo legare il nostro marchio a quella della nostra città valorizzandola. E’ in fase embrionale l’idea di lanciare lo splendido scenario di Portonovo al fianco della nostra squadra per esaltarlo in tutta Italia. “Portonovo in Serie A insieme al Real” potrebbe essere lo slogan, una sorta di “SosteniamoPortonovo” anche se parlare di “Sosteniamo” da queste parti non è molto di moda attualmente.”
Urbinati, Maggiori, Lepretti, Spaccia, Tamburrini, tutti allenatori “mangiati” da te negli ultimi anni. Cosa deve fare un tecnico per sopravvivere?
“Urbinati per esempio si sta prendendo la sua rivincita tornando proprio qui dopo essere andato via l’anno della Serie A. E’ vero, hai ragione, se si guardano i dati posso sembrare un mangia-allenatori. Per me un tecnico deve rispettare un gruppo, le giocatrici, e determinate regole che vengono stabilite all’inizio. Negli ultimi tempi questo non stava accadendo, e la figura del presidente veniva spesso scavalcata.”
Ce l’hai ancora un sogno sportivamente parlando?
“ Si ambisce a fare sempre meglio. Adesso siamo in Serie A… ma viviamo alla giornata”
C’è un ringraziamento che ti senti di fare?
“A tutti quelli che hanno fatto parte del Real in questi anni di Serie C. E’ ovvio che qualcuna di queste ragazze farà fatica nel salto ma non verrà certo abbandonata. Abbiamo intenzione di fare anche un campionato CSI e per molte di loro ci sarà la possibilità di essere utili alla causa o con ruoli dirigenziali o nel settore giovanile. Il ringraziamento più grande va a Simona Anselmi, capitano da sei anni, veramente una bandiera per quanto mi riguarda.”
Peppe Gallozzi
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