Alessandro Amorino di nuovo nel calcio a 5: "Sono un nuovo dirigente del Flaminia Fano, il prossimo anno anche maschile."
Chi non conosce Alessandro Amorino non conosce la storia del futsal marchigiano.
Perché si tratta di uno dei dirigenti più conosciuti e preparati del calcio a 5 regionale.
Autore di scalate vertiginose con i suoi club. Sporting Lucrezia, Calcinelli, Buldog Lucrezia. Spesso al centro pure di polemiche accese. Per via di una personalità forte che non te le manda certo a dire.
Il ritorno di Alessandro nel futsal non è quindi una notizia che possa passare inosservata. Anche perché avviene in un modo inusuale.
E noi di Futsalmarche alziamo subito il telefono per contattare un amico di lunga data, appassionato come pochi del nostro sito…
Ciao Alessandro, è tutto vero allora. Sei ufficialmente un nuovo dirigente del Flaminia Fano, società di puro settore femminile?
“Ciao, assolutamente si. Ma ci tengo subito a dirti che entro a far parte della famiglia Flaminia Fano con lo scopo di gettare le basi per la creazione del settore maschile che inizierà la prossima stagione.”
Come ci sei arrivato al Flaminia?
“Conoscevo già il presidente Giacomo Grandicelli. Eravamo stati dirigenti assieme ai primi tempi dello Sporting Lucrezia di Paolo Neri. Poi c’eravamo persi un po’ di vista. Quattro mesi mi aveva fatto una telefonata, ma tutto era finito lì. Poi, dopo una trasferta a Milano per seguire l’Inter fatta casualmente con un pulmino di sua proprietà, abbiamo fatto notte fonda a parlare di futsal. E mi ha convinto nel progetto.”
Prima di parlare del progetto presente e futuro Flaminia, sveliamo ai lettori che eri stato vicino anche ad altre società. Se ti dico Ankon?
“Certo che a voi non vi sfugge niente (risatona, ndr)! Più che vicino avevo fatto alcune chiacchierate via messenger con l’amico Sergio Massi. Ci saremmo dovuti rivedere per una cena. Anzi ne approfitto per scusarmi con la società anconetana per non averli avvisati. Ma la distanza era troppa da colmare. Anche se mi ha fatto enorme piacere essere nei loro pensieri.”
E un incontro l’avresti avuto anche con il Buldog Lucrezia, società di cui sei stato presidente fino allo scorso giugno?
“Discorso differente per il Buldog Lucrezia che sarà sempre un pezzo del mio cuore. Effettivamente questo incontro c’è stato circa 3 settimane fa. Non c’eravamo lasciati benissimo la scorsa stagione. Ma non è stato questo il motivo che mi ha fatto recedere dal tornare in gialloblu. Mi avevano sempre detto che per me la porta era sempre aperta. E così è stato. Solo che non me la sono sentita di tornare, preferendo ripartire da un percorso tutto nuovo da progettare con calma. Anche se…”
… anche se?
“E’ tutta la carriera che inseguo Giovanni Ditomasso. Lo volevo portare con me già dai tempi in cui militava in C2 nel Cassiano. Proprio adesso che è giunto in un club dove ero presidente, me ne sono andato io. Strana la vita, strano lo sport.”
Parliamo ora del Flaminia Fano. Lo conosci un po’ il futsal femminile?
“Non lo conosco per niente. Ho assistito questa sera al primo allenamento, curiosamente una partita contro la formazione allievi del Buldog Lucrezia. A breve termine cercherò di dare una mano sin da subito, limitatamente alle competenze che posso avere.”
Quali sono gli obiettivi a lungo termine?
“La creazione di un settore maschile imprescindibile per la nascita della scuola di calcio a 5, obiettivo primario del 2016-2017.
Il Flaminia Fano avrà la prossima stagione una formazione maschile al via del campionato di serie D e una giovanile partecipante al campionato giovanissimi.”
Pleonastico dire che i tempi sono prematuri, ma come costruirai questa formazione?
“Ho intenzione di coinvolgere nel progetto un mister molto preparato. Anche se non sarà facile portare in serie D allenatori abituati ad altri palcoscenici. Poi puntare su tutti atleti giovanili e futuribili dal 1993 in giù. Da far crescere senza fretta.”
La telefonata è quasi conclusa. E si dichiarano chiusi i contenuti ufficiali da pubblicare.
Però tra due futsofili incalliti le chiacchiere continuano. E non si può non far notare ad Alessandro come invecchiando sia diventato più equilibrato.
E allora la sua risposta, seppur non pattuita, merita la pubblicazione…
“Guarda so benissimo di non stare simpatico a chi non mi conosca personalmente. E se ti devo dire la verità molto di queste antipatie me le sono pure meritate.
Al contrario invece mi fa enormemente piacere che quando incontro giocatori e colleghi dirigenti delle mie vecchie squadre sia sempre una festa.
E alla fine è questo quello che più conta. Andare in giro a testa alta, lasciare un buon ricordo e coltivare ottimi rapporti. Delle vittorie non si ricorda più nessuno e servono solo per gli almanacchi.”
Marco Bramucci
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Commenti
In bocca al lupo!
Conoscendoti tra 4/5 sei di nuovo in serie b
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