Capitan Claudia Catena, il sorriso d’elite del Città di Falconara: “E’ stata durissima. Domani il play off contro Firenze sarà una festa!”
Capita spesso di identificare un atleta con una società.
E Falconara ne è l’esempio migliore.
Tre anni fa esistevano solamente il Dolphins Ancona, squadra di puro settore femminile, e il Leopardi Falconara, club esclusivamente maschile.
Ora invece c’è il Città di Falconara e tutto il popolo dei citizens.
Con successi sportivi ripetuti e in serie. Ed un entusiasmo crescente.
Se questo connubio è stato possibile lo deve a questa ragazza.
Il numero 10 sulle schiena, la fascia di capitano ancorata al braccio, i riccioloni a scendere sulle spalle, il sorriso dolce sempre sul volto.
Questa ragazza si chiama Claudia Catena.
Domani il suo CDF gioca per vincere lo scudetto, con la prestigiosa qualificazione in serie A d’elite già in tasca.
Domani al Pala Badiali alle ore 16,00 alla fine sono arrivati tutti.
I sogni, distesi dentro un palazzetto.
Con il pareggio di Colonnella si è concluso, almeno in regular season, questo triennio sportivo, il primo del Città di Falconara dopo la fusione con i Dolphins. Come passa il tempo…
“Eh già. Tre anni fa decidemmo di non chiedere il ripescaggio per la serie A. Volevamo assolutamente vincere la serie C e noi ragazze lo comunicammo a Mirco Massa.
Mirco era troppo solo ai Dolphins. E così nacque il CDF, sposando il Leopardi.
A Falconara si è costruita una società vera, con tante persone intorno, fondamentali per aspirare a nuovi traguardi.”
Traguardi aspirati e… raggiunti! Te l’aspettavi di passare dalla serie C, alla serie A e infine alla serie A d’elite in così poco tempo?
“No, molto sinceramente ti dico di no. Il girone B cui abbiamo partecipato quest’anno era tremendo. Romane, abruzzesi, campane rappresentano da sempre il meglio del futsal femminile. Fossimo state nel girone dello scorso anno, l’A, avrei avuto più certezze.”
Quanto è stata dura conquistare i play off scudetto che iniziano domani e soprattutto la serie A d’elite nella prossima stagione, primo vero campionato italiano con un girone unico?
“E’ stata durissima. Già l’anno scorso abbiamo fatto fatica per adattarci ad una realtà diversa con carichi di lavoro e spostamenti per le trasferte pesanti. Soprattutto per chi come noi lavora o studia e può allenarsi solo alla sera.
Poi quest’anno siamo finite in un girone dove c’erano squadroni come Lazio, Città di Montesilvano, l’Acquedotto. L’impatto è stato traumatico con uno schedule decisamente impegnativo. Poi sono arrivate le vittorie ed abbiamo acquistato sicurezza e consapevolezza nei nostri mezzi.
Anche se non ci siamo mai potute distrarre, con questa promozione centrata dopo un lungo inseguimento, in cui anche un dettaglio poteva far saltare tutto.”
La partita di questo triennio che non dimenticherai…
“La vittoria lo scorso anno in trasferta col Portos. La mattina della gara si cambiò campo e la nostra società acconsentì nell’operazione. Vincemmo al Pala Savelli per 2-1 davanti a tanti nostri tifosi.”
E la partita che vorresti cancellare?
“Risposta facile, l’ultima giornata dello scorso anno a San Donato Milanese contro il Kick Off. Finì 2-2 col gol del loro pareggio segnato a un decimo di secondo dal gong. Per un punto non abbiamo fatto i play off…”
L’avversaria che più ti ha impressionato?
“Jimenez Lopez Amparo, senza dubbio. La nazionale spagnola del Città di Montesilvano è impressionante. E’ stato sconvolgente giocarci contro.”
La tua attuale compagna che proprio vorresti sempre con te?
“Pamela Gambelli, anche qui no way. Non posso pensare ad una stagione senza di lei.”
Torniamo al (super) presente. Domani al Pala Badiali alle ore 16 arriva l’Isolotto Firenze per l’andata degli ottavi di finale. Con quale spirito giocate questa gara?
“Non vogliamo fermarci. La formazione fiorentina la conosciamo bene per averla affrontata lo scorso anno. Ed è un’equipe molto forte. Per cui non sarà facile. Ma sarà quel che sarà… siamo abituate alle difficoltà.”
In maglia viola ci sarà una vecchia conoscenza marchigiana, una certa Aida Xhaxho…
“Aida è una ragazza di una simpatia unica. Ci legano i grandi ricordi del Torneo delle Regioni vinto in Sardegna. E’ una giocatrice molto forte, ma noi faremmo di tutto per limitarla…”
Qual è il segreto del Città di Falconara, squadra che seppur costruita su sole marchigiane riesce ad ostacolare la corsa degli squadroni italiani?
“Il gruppo. Dopo la beffa dello scorso anno, volevamo prenderci una rivincita. E ci siamo riuscite, nonostante alcuni gravi infortuni occorse ad alcune mie compagne.”
Dove può ancora migliorare il CDF?
“Sull’esperienza. Contro le big del futsal italiano conta molto anche il mestiere.”
Sta per iniziare la rubrica Futsalmarket (e tu ne sai qualcosa!)e non posso non farti una domanda sul tuo futuro sportivo?
“Non lo so ancora. Ho anche dei progetti personali da portare avanti e farò delle valutazioni più avanti. Per ora concentrazione massimale sui play off.”
A chi dedichi questo prestigioso traguardo raggiunto?
“A Francesco Battistini. Ci sono stati momenti difficile durante la stagione. E lui non ha mai smesso di incoraggiarmi e di incoraggiarci.
Alla mie compagne, perché una squadra così non esiste da nessun’altra parte.
A Mirco Massa e a tutta la società perché grazie al loro impegno abbiamo potuto vivere un’avventura del genere.
Ai tifosi, perché il calore sempre crescente della nostra gente ci ha aiutato a raggiungere risultati non preventivabili.”
Un appello ai tifosi per domani?
“Venite a vederci domani alle 16,00, tifosi falconaresi e marchigiani.
Perché quando gioca il Città di Falconara, comunque vada, è sempre una festa. E vi faremo divertire!”
Marco Bramucci
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