L'approdo al Portos di Manuel Almeida: "Vincere il campionato italiano sarebbe il top. Il derby di domenica? Spero in un successo."
Manuel Almeida, il nome è garanzia di successo.
Passato agli almanacchi in Portogallo per aver realizzato con il Novasemente G.D. lo storico triplete (Taça Distrital, Campionato e Supercopa), ha ceduto alla avances di Salvatore Giorgi accettando la sfida del Portos Femminile.
Duro lavoro, identità di squadra e lavoro a obiettivi, queste le prerogative dell’ Josè Mourinho del futsal in rosa.
Lo abbiamo raggiunto alla vigilia del derby di domenica tra Portos e Città di Falconara
Benvenuto in Italia e benvenuto nelle Marche, mister.
“Grazie soprattutto a voi per quest’intervista.”
Le manca un po’casa sua?
“Non c’è dubbio che essendo lontano da casa la famiglia, gli amici e tutto il resto mancano molto, ma quando ho scelto questa professione sapevo a cosa andavo incontro, ed ero pronto.”
Come si è ambientato a San Benedetto?
“Fortunatamente benissimo. Sono stato accolto in modo stupendo dal club e dalla gente di questa città. Devo dire che la società ha agevolato tutte le mie richieste e quelle delle giocatrici che mi hanno seguito in questa avventura, favorendo il nostro inserimento.”
Che ricordi ha di quel “triplete” che l’ha reso famoso?
“Una grande stagione, in cui abbiamo sempre sognato di vincere le tre competizioni. Ho guidato una squadra fantastica, meravigliosa. E’ stato un anno memorabile nella mia carriera di allenatore.”
Come ci si arriva a un tale risultato?
“Duro lavoro, dedizione e il coinvolgimento di tutte le componenti che fanno parte della squadra. Inoltre avevamo un gruppo solido già da un paio d’anni bisognava solamente fare il salto di qualità, come è stato fatto.”
Come l’ha convinta Salvatore Giorgi a salire sull’aereo per l’Italia?
“I colloqui con Salvatore sono stati molto semplici. C’era un’unione d’intenti, stessi obiettivi e stesso modo di vedere il futsal. Dire di sì non è stato difficile”
Quali sono le principali differenze tra il Portogallo e l’Italia nell’allenare?
“Sono paesi di diversa cultura e diverso approccio al gioco. La passione però è la stessa. Il Portogallo, vice campione del Mondo alle spalle del Brasile, è forse un po’ più avanti globalmente, ma non va dimenticato che l’Italia è in continua crescita. Presto, secondo me, si ritroverà ad essere il miglior campionato a livello europeo, riuscendo a crescere anche a livello internazionale.”
Finalmente eccoci al Portos, che idea ha della sua squadra?
“Voglio dare una mia impronta alla squadra. Voglio che sia in grado di saper giocare la palla, di divertire e divertirsi. Voglio tanta qualità, principalmente questo. C’è ancora molta strada da fare e sono certo che la percorreremo nel modo più serio e competente possibile.”
Dove potete arrivare?
“A livello di obiettivi non ti nascondo la nostra ambizione di arrivare alle Final Eight, consapevoli delle difficoltà e dei rischi che avremo sulla nostra strada partita dopo partita.”
Ha parlato delle difficoltà, che tipo di campionato si aspetta?
“Durissimo, dove la lotta per l’accesso ai play off sarà serrata fino al termine della regular season. Gara per gara dovremo sudare e lavorare per essere lì al termine.”
Quali sono le avversarie che la preoccupano di più?
“Ce ne sono diverse di grande qualità e grande ambizione. Su tutte Sinnai e Isolotto Firenze, anche a ragione degli investimenti fatti. Poi cito Kick Off, Lupe c5, Sporteam, Perugia e, perché no, anche il Città di Falconara.”
Se ne avesse il potere, toglierebbe una giocatrice alle avversarie per portarla con sé?
“Di giocatrici di qualità, italiane e straniere, è pieno questo campionato ma sono molto felice della squadra che ho e che la società mi ha allestito.”
Domenica c’è il derby, la sente un po’di pressione?
“Sicuramente, la sento io, la sentono le giocatrici e i miei collaboratori. Cercheremo di ottenere i tre punti e divertire il pubblico, fornendo il più bel futsal possibile.”
Che ambiente si aspetta di trovare?
“Spero di trovare un gran pubblico e un ambiente caldo, adatto al bel futsal. Poi, chiaramente, noi allenatori e le giocatrici dovremo concentrarci soltanto su quel che avviene all’interno del rettangolo.”
Come giudica il Città di Falconara alla prima stagione in serie A?
“Abbiamo studiato l’avversario, conosciamo i suoi punti di forza e stiamo lavorando per contrastarli. Tuttavia dobbiamo pensare principalmente a noi, sempre fedeli alla nostra identità di gioco.”
Infine tre domande secche, chi è la giocatrice su cui si sente di puntare quest’anno?
“Tutte e nessuno. Niente funziona se non avviene collettivamente.”
Chi vince il tricolore?
“Se lo vincessimo noi sarebbe un risultato storico, l’apice della mia carriera.”
Il derby come finisce?
“Spero di vincerlo, sarei felicissimo per il lavoro svolto fin’ora.”
In bocca al lupo, mister. Alla prossima.
Peppe Gallozzi
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