La lettera aperta di protesta di 11 società marchigiane di calcio a 5 femminile di serie C recapitata al Comitato Regionale Marche
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Pubblichiamo, esattamente come l’abbiamo ricevuta, la lettera che 11 società di Serie C femminili hanno inviato ai massimi vertici regionali della F.I.G.C. per protestare contro la decisione di effettuare un campionato a 15 squadre, in seguito all’ammissione del Real Lions nella categoria.
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Presidente CR Marche Paolo Cellini
Delegato C5 Massimo Marchetti,Inviamo questa lettera,  in nome e per conto delle società di Calcio a Cinque femminile partecipanti al campionato di Serie C.
La presente missiva  funge non solo da formale protesta per quanto accaduto riguardo al caso Real Lions Ancona ma anche da stimolo futuro per meglio organizzare e gestire il nostro movimento che così tanta rilevanza sta ormai occupando all’interno della LND.
Nel particolare stigmatizziamo e critichiamo la decisione di ammettere il Real Lions Ancona , società che ha rinunciato a partecipare al campionato di competenza – Serie A nazionale -, al campionato regionale di Serie C con il mantenimento del vincolo delle giocatrici tesserate; decisione che realizza infatti a nostro carico una serie di svantaggi rilevanti e che, ricordiamo, ha comportato anche le dimissioni formali del delegato del Calcio a 5 Marche Massimo Marchetti, ritirate in un secondo momento ma che confermano comunque il palese dissenso con quanto statuito dal Comitato e dalla FIGC/LND.
Sebbene infatti tale decisione sia prevista come possibilità discrezionale in base alla decisione del Presidente Federale e al parere, se non vincolante di certo rilevante, del Comitato Regionale Marche, ci sembra che nel caso specifico non si sia privilegiato come dovrebbe essere l’interesse generale del movimento del calcio a cinque femminile marchigiano ma solo quello del singolo caso specifico.
L’inserimento del Real Lions Ancona nell’organico della Serie C femminile, obbligherà infatti tutte le altre società a farsi carico di spese accessorie.
Nel particolare: una trasferta in più, che dati gli spostamenti già ingenti che un campionato regionale prevede, grava pesantemente sulle spese già importanti per tutte quelle società – e sono assolutamente la maggioranza – che non hanno gli impianti di proprietà  e quindi si fanno carico delle spese per ogni singola partita in più.
Da sottolineare anche l’insolita necessità per il nostro campionato di giocare con soluzione di continuità a ridosso delle feste natalizie e del capodanno, periodo nel quale sarà difficile per tutte le squadre essere al completo con giocatrici, tecnici, staff, tutti ricordiamo assolutamente non professionisti.
Inoltre, tale provvedimento causerà con tutta probabilità la necessità di un meccanismo di retrocessione/promozione dalla Serie D differente, che vedrà un aumento presumibile delle retrocessioni da 2 a 3 per riportare in parità l’organico per il campionato 2014/2015: una grande penalizzazione per quelle società che a pieno titolo e diritto partecipano alla serie C.
Il tutto senza considerare il messaggio inoculato da tale provvedimento.
Il permettere infatti  ad una società che a causa di sue problematiche interne  e comunque per motivi del tutto soggettivi, rinuncia a partecipare al campionato di appartenenza di ritornare negli organici regionali senza subire alcun tipo di penalizzazione, significa creare un precedente molto importante al quale in futuro ogni altra società potrà appellarsi.
Si perde altresì  di vista un fine importante dello sport, quello dell’insegnamento dei valori di merito e responsabilità che specie negli ambienti dilettantistici dovrebbe invece rappresentare un cardini indiscutibile.
Non si dimentichi poi l’eventuale  danno realizzato alle stesse giocatrici delle società Real Lions Ancona che pur essendosi guadagnate sul campo la possibilità di partecipare ad un campionato di valenza nazionale, si vedono retrocesse ad uno di rango regionale e mantengono il vincolo con la società che dunque può decidere del loro destino calcistico.
Come vengono tutelate queste tesserate? Si è verificata la volontà delle stesse?
Si realizza così un assurdo: in presenza di vincoli di tesseramento – per tutte le calciatrici che non abbiano firmato ad inizio anno l’articolo 108 o che non possano svincolarsi grazie al 32 bis perché minori di 25 anni – si costringe queste giocatrici a partecipare ad un campionato che non è quello che spetterebbe loro per meriti sportivi.
Per tutte queste motivazioni, oggi siamo qui a chiedere con forza che il Comitato Regionale Marche, visto il parere favorevole concesso, renda accessibile ogni atto ad esso provvedimento prodromico e spieghi con assoluta e totale trasparenza le ragioni e motivazioni alla base dello stesso  e nel contempo trovi un modo di tutelare comunque le Società che a pieno diritto e merito e con regolarità partecipano al Campionato di Serie C regionale quanto meno assicurando una tutela per quanto riguarda i meccanismi di retrocessione che non devono assolutamente andare ad inficiare ulteriormente una situazione già gravata dalle problematiche di cui sopra.
Si fa presente che le scriventi a tal fine sono altresì disponibili ed anzi auspicano con forza la possibilità di un incontro, durante il quale poter discutere di queste ed ulteriori tematiche che per brevità qui non si sono inserite ma che stanno a cuore a tutte le Società firmatarie.
In attesa di cortese riscontro alla presente, distinti saluti.
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Cantine Riunite CSI
Civitanova 1996
Filottrano P.AD.
Gabicce Gradara
Gemina C5
Junior Futsal
La Fenice C5
Pian di Rose
Real Macerata ASD
San Michele
Vis Concordia Morrovalle
Commenti
QUESTA LETTERA SERVIRA SOLO ED UNICAMENETE PER ANDARE IN BAGNO E LO SAPETE BENISSIMO
SIATE UOMINI VERI E NON GIOCATE
QUALCOSA SOLO LI POTRA' SUCCEDERE
Comitato. Questa lettera è una richiesta di attenzione e di chiarimento nei confronti di una decisione che, non essendo sottoposta a criteri oggettivi, è di difficile comprensione.
Eleonora Baldi
Ti dico con assoluta tranquillità che sia nelle Marche come in tutto il resto d'Italia queste "concessioni" da parte dei comitati regionali e anche a livello nazionale ci sono state, ci sono oggi e ci saranno anche domani.
Concludo cercando di sdrammatizzare: secondo te uno come il mio AMICO Misteral poteva allenare in serie D?
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