Nicolino Giannetti sul ricorso perso dello Sporting Grottamare sul campo di Monsampolo: "La matematica non è un'opinione..."
Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa inviatoci da Nicolino Giannetti, presidente dello Sporting Grottammare, in merito al ricorso perso dalla stessa società rossoblu avverso il CSI Stella per la presunta irregolarità del proprio campo di gioco.
Quando andavo a scuola la maestra diceva sempre: "Ragazzi la matematica non è un'opinione..." E questa frase mi è rimasta nella testa. Leggendo però il comunicato numero 91 del CR Marche non sembra essere così... Infatti clamorosa è la decisione del giudice sportivo per il ricorso che la nostra squadra Sporting Grottammare ha presentato contro il CSI Stella per una regola (la numero 1 quella del campo) non rispettata...
La storia nasce da una promessa tra presidenti circa 2 mesi fa che non è stata mantenuta ma questa è un'altra storia e forse un giorno ve la racconterò...
Partiamo però dall'incontro in oggetto: in data 27/11/2015 a Monsampolo del Tronto andava di scena la partita di calcio a 5 tra il CSI Stella e lo Sporting Grottammare valevole per la serie C2. Sapendo del problema e constatando durante la fase di riscaldamento che il campo per destinazione dalla parte della tribuna era evidentemente di una misura inferiore a quella concessa dal Regolamento, abbiamo fatto una richiesta di riserva scritta all'arbitro (di cui non faremo il nome) con la segnalazione.
E da qui apriti cielo... L'arbitro inizialmente non voleva accettare la riserva scritta intimando alla squadra di giocare oppure di rinunciare a scendere in campo con la conseguente sconfitta della partita a tavolino. Noi abbiamo insistito per farci accettare detta annotazione e andare a constatare la misura in contraddittorio, ma l'arbitro non ne voleva sapere estraneandosi dalla situazione e chiudendosi nello spogliatoio.
Dopo circa 20 minuti dall'ora fissata per l'inizio della partita, palesemente in difficoltà, l'arbitro ha un colpo di genio e chiama qualcuno, qualche superiore che probabilmente gli indicava come comportarsi in questi casi. "Et voila", come per magia il sig. arbitro cambia toni e modi e ci chiama per andare a misurare la parte di campo contestata.
Dai risultati emerge che:
- il campo per destinazione tra esterno linea di bordo campo lato tribuna e la prima colonna incontrata è pari a 78 cm;
- il campo per destinazione tra linea di bordo campo lato tribuna e il primo gradino della stessa tribuna è pari a 78 cm.
Finalmente siamo riusciti: l'arbitro constata la misurazione, la annota, vede l'orologio e, dopo la bellezza di 30 minuti, dopo la fatidica domanda: "Arbitro, con queste misure possiamo giocare?", l'uomo del monte dice si.
Per sicurezza facciamo anche foto delle misurazioni delle parti incriminate e alla presenza di più testimoni della squadra riscontriamo più volte la misurazione che è evidentemente e senza alcuna ombra di dubbio di cm. 78 (senza alcuna ombra di dubbio perché la misurazione era sul piano, in condizioni ambientali perfette di luce non in una zona impervia e al buio).
Parlando della partita una partita non bellissima, dove quello che rimane di uno Sporting Grottammare con molti acciaccati non riesce nell'impresa di fare punti contro un bel CSI Stella... Ma qui non si parla della partita, della bella prestazione di Stella, di nessun problema avuto con la dirigenza della squadra di casa... Si parla di una regola, la n°1, la regola del campo!!!
Partita finita, amarezza per una prestazione sportiva sotto tono ci prepariamo per fare il ricorso.
Intanto aspettando l'esito del ricorso siamo venuti a sapere che:
- il campo di Monsampolo ha avuto l'omologazione nel 2015 e sembra che l'omologazione riporti addirittura i 78 cm incriminati (di questo non siamo sicurissimi perché sarebbe veramente clamoroso)
- il campo per destinazione di Monsampolo in una settimana è stato portato veramente a 91 cm dal lato incriminato e quindi si presume che il problema c'era. Non si sa se il campo attualmente sia asimmetrico quindi da una parte più lunga e l'altra più corta, ma poco importa se le dimensioni minime ci sono... oppure questo potrebbe essere lo spunto per altri ricorsi.
- Ci è giunta voce che i calciatori del CSI Stella hanno avuto il divieto da parte di società di parlare dell'accaduto (e per quale motivo se loro fossero nella ragione?). Se è vero basta poco: basta chiedere ai diretti interessati :)
Comunque il ricorso è fatto: speso tempo e soldi per fare un ricorso legittimo, ma soprattutto doveroso in quanto quella difformità di misurazione incide sulla sicurezza del campo da gioco, dei gradini e colonne di cemento poste a 78 cm dalla linea di campo sono pericolose. Quindi cerchiamo di far valere le nostre ragioni attraverso la Giustizia Sportiva anche perché siamo finanziatori di un progetto in cui crediamo (4 squadre FIGC e tanti soldi spesi), con una responsabilità morale, insegnamento del rispetto delle regole e tanto tanto altro...
Ma clamorosamente nel comunicato ufficiale sopra citato troviamo scritto:
GARE DEL 27/11/2015 - DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
Gara del 27/11/2015 CSI STELLA A.S.D. - SPORTING GROTTAMMARE
A scioglimento della riserva di cui al C.U. n. 83 del 2/12/2015;
Letto il reclamo ritualmente preannunciato dalla Soc. Sporting Grottammare con il quale la stessa chiede la punizione sportiva della perdita della gara in danno della Soc. CSI Stella poiché, a dire della reclamante, la partita è stata giocata su un campo di gioco irregolare e specificatamente la reclamante sostiene che il campo per destinazione misurava cm. 78 anziché la misura di 1 metro prevista dalla vigente normativa.
Letti gli atti ufficiali ed il supplemento di referto inviato dal direttore di gara risulta che, a fronte della misurazione effettuata dallo stesso a seguito della riserva scritta presentata dalla Soc. reclamante prima della gara, il campo per destinazione risulta di 91 cm. Alla luce di quanto sopra, risultando dalle vigenti normative, per le Società che hanno l'obbligatorietà di giocare in campi coperti, è consentita la tolleranza di cm.10 rispetto alla larghezza minima di 1 metro del cosiddetto campo per destinazione;
P.Q.M.
si decide:
1) di respingere il reclamo introitando la relativa tassa;
2) di omologare il risultato conseguito sul campo C.S.I. Stella 6 - Sporting Grottammare 4.
Ma scusate, non ho capito bene: quindi il direttore di gara avrebbe annotato 91 cm? Ma stiamo scherzando? E questi 91 cm da dove sono scappati fuori? Stiamo parlando di numeri o di sensazioni?
Le domande a questo punto sono:
1) Ma secondo voi, conoscendo la regola n°1 quella del campo, se la misura era veramente di 91 cm (misura concessa perché fuori da un massimo del 10% di tolleranza) perdevamo tempo e soldi per fare il ricorso? Soprattutto nella nostra riserva scritta annotavamo proprio i 78 cm?
2) Il Direttore di Gara non ha saputo leggere la misurazione o meglio ha scritto qualcosa di diverso da quello riscontrato alla presenza delle due squadre che sarebbe grave? Oppure il Giudice Sportivo non ha saputo leggere la calligrafia del Direttore di Gara? O meglio ancora il Direttore e il Giudice Sportivo sono settati su altre unità di misura, magari pollici o palmi?
3) Se una persona si fa male sbattendo la testa sulla colonna o sul gradino non a distanza minima permessa, di chi è la colpa?
4) Ma se il campo era regolamentare perché in settimana è stato portato a norma spostando la linea?
5) Forse credevano che avevamo a disposizione un metro elastico per prendere le misure?
Non ce ne voglia la società CSI Stella, ma la questione deve essere approfondita perchè sembra che qualcuno ci stia prendendo in giro a prescindere dei tre punti in palio, che in questi casi è veramente l'ultimo dei pensieri...
Saluti,
Nicolino Giannetti
ASD Sporting Grottammare
PS: Quando passate per Monsampolo e guardate la linea di bordo campo verso la tribuna e ricordatevi di noi!
Commenti
Grazie Giannetti e company
“Nella serie D, livello amatoriale, gruppi di amici che vogliono giocare, che possano preferire gli enti di promozione come Uisp o Csi ci può stare, perché pagano meno, ma non hanno le coperture assicurative che diamo noi e la nostra organizzazione non è paragonabile. Quello che noi dobbiamo cercare di mostrare è un livello qualitativo diverso.”
non commento ulteriormente
no ho parole...!
supplementi di rapporto eventualmente richiesti dagli Organi della giustizia sportiva ai fini istruttori".basta leggere il codice
Paraculo il ragazzo!
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