Il ritorno in C1 del Riviera delle Palme, secondo mister Di Battista: "Il segreto è stato il nostro gruppo. I play off? Dico CSI Stella."
Tanti sono passati per San Benedetto del Tronto, dalla Serie A in giù. Ma essere “rossoblu” non significa solo giocare nella città delle palme. Essere rossoblu è una filosofia, uno stile, direi. Che va aldilà del mero risultato ed aldilà delle categorie. Rossoblu si nasce, non si diventa.Bisogna avere la consapevolezza di vivere in un mondo custodito dal senso di appartenenza. Animati da una cultura agonistica al limite dell’integralismo sportivo, quello sano, quello combattivo.
Per questo la unica e vera “Samb” nel nostro calcio a 5 non può che essere rappresentata dalla “Tecno”. La Riviera delle Palme: un gruppo di amici, un roster compatto, una storia fatta di tanti momenti, più o meno piacevoli, ma “rossoblu” e basta.
Un Capitano, Andrea Mazza, che proprio ieri sera nella trasmissione di Matteo Magnarelli “Diretta Studio” ce lo ricordava, parlando di mercato: “Beh, qui da noi, a San Benedetto, c’è un’oasi nel quale il mercato non si ferma quasi mai, noi siamo fuori dalle trattative ogni anno, viaggiamo per conto nostro.”
Ma alla fine di questa stagione sportiva il Riviera delle Palme non può restare nell’ombra. Ha compiuto il grande salto, le luci della ribalta sono concentrate tutte sui rivieraschi di Leonardo Grossi & company. Il girone sudista di serie C2 è ormai tutto colorato di rossoblu. Zorro Talamonti ed i suoi hanno centrato l’obiettivo più ambito: la vittoria del Campionato con relativa promozione, nonché gradito ritorno, nel massimo campionato regionale. Nel futsal che conta, insomma.
Noi di Futsalmarche.it vi raccontiamo il ritorno trai i grandi della compagine sambenedettese, dopo un lungo cammino fatto di conferme e belle scoperte, spuntandola egregiamente nei confronti delle altre legittime pretendenti. Le parole che ascolterete sono del deus ex machina, del pilota, come si definisce lui stesso, il timoniere: mister Antonio Di Battista.
Ciao mister, benvenuto. Iniziamo coi complimenti. E lo facciamo ricordandoti la festa che la Società vi ha regalato in un notissimo locale della riviera…
“Ahah! (ride di gusto ndr). Innanzitutto grazie dei complimenti e di avermi contattato. La festa è stata bellissima, se guardi le foto capisci esattamente come è andata a finire. Abbiamo veramente esagerato. Ma ce lo siamo meritati…”
E ci mancherebbe altro… Ma adesso, nel day after, come ti senti?
“Mi sento di dover ringraziare questo fantastico gruppo di ragazzi, dal presidente all’ultimo dei giocatori, che ci hanno regalato una grandissima soddisfazione. Per me era il secondo anno in panchina, quindi la soddisfazione è enorme. Lo scorso anno credo di aver fatto bene in serie D con la Michele Bassi. Ma quest’anno ero consapevole di dover guidare una Ferrari. Speravo solo di essere Schumacher, piuttosto che Massa (ride ndr)! E mi sento molto più leggero, sia per lo splendido risultato, sia per il fatto che adesso posso concentrarmi sulla mia famiglia… a febbraio sono diventato padre per la seconda volta, di due meravigliosi gemelli. Mia moglie ora ha bisogno del mio aiuto e del mio tempo.”
Gli impegni ufficiali non sono ancora finiti, ma la testa è più libera…
“Ti confermo ufficialmente che abbiamo mollato, ci vediamo una sola volta a settimana aspettando il triangolare per il titolo regionale di C2. Ma il risultato non ci interessa, vogliamo pensare a riposare e goderci questa vittoria. Anche se scenderemo in campo con la nostra solita voglia di combattere, questo è certo, ma con la testa già in C1…”
Essendo tu stato per molti anni un giocatore della stessa Tecno, come si fa a gestire un gruppo particolare come quello del Riviera e portarlo poi al traguardo finale?
“Non è facile, te lo assicuro, ma mi devo complimentare coi miei ragazzi per la loro duttilità, abbiamo trovato il giusto compromesso con loro mettendoli nelle condizioni di dare il massimo sempre. I giocatori sono stati molto disciplinati, corretti e solidali tra di loro mettendosi completamente a disposizione della squadra, sin dal primo giorno. Ho avuto una squadra alla quale non mancava niente dal punto di vista tecnico e del feeling. Il mio compito è stato quello di far quadrare il cerchio.”
Certamente, ma a mio modesto parere il merito è in gran parte il tuo. Avendolo vissuto da dentro questo girone, non posso nasconderti che tra gli addetti hai lavori era chiaro che puntavate al gradino più alto del podio…
“Si è vero, pur sapendo che non avevamo una squadra “ammazzacampionato”, noi, ed io per primo, ci abbiamo creduto sin da subito, ed abbiamo affrontato ogni settimana col pensiero fisso di vincere il campionato. Sapevamo certo di avere avversari degni, ma il nostro obbiettivo era chiaro. Ora sfato un tabù: da noi il budget societario viene speso per l’ordinaria amministrazione, cene, feste e qualche regalo a Natale, nessun rimborso, io per primo non percepisco niente di niente, così come Elenio, Talamonti e tutti gli altri… Mentre sappiamo bene che in altre realtà i giocatori sono trattati diversamente. Quindi sapevamo sin da settembre di affrontare avversarie attrezzate e motivate, come è anche normale e giusto che sia.”
Ecco parliamo un attimo dei tuoi avversari.
“Il Martin ci ha tallonato fino all’ultima giornata, con grande onore credo di poter dire di essere stata il “peggior nemico” sul campo: Reali, Luchizola ed il giovane portiere Lavalle sono giocatori di categoria superiore, forse Reali può stare anche due piani sopra. Ma la ristrettezza della rosa li ha limitati. Poi c’è stato il Pagliare con il gran bel gioco che esprime, ma ha pagato la troppa dipendenza da Valianti. Il Csi Stella invece è stata la squadra di cui abbiamo avuto più paura ad inizio campionato, una rosa molto competitiva ed esperta che però nel corso del campionato è inciampata spesso, fino al cambio in panchina. Voglio spendere anche due parole per la Magica di mister Melchionna, la rivelazione del torneo. E la Mandolesi, solito osso duro.”
Parliamo adesso del tuo Riviera. Dicci il segreto con cui hai sbaragliato la concorrenza.
“Io credo sia stato possedere un gruppo di 12/13 elementi di medio-alto livello. Quando sostituivo un giocatore non risentivo di cali tecnici, mettendo in campo solo caratteristiche tattiche diverse. E questo è molto importante. Addirittura, ad esempio, sostituendo Rosetti con Aureli lì davanti, andavo per assurdo ad alzare il livello; peccato che il nostro buon Riccardo (Aureli ndr) sia ormai fuori limite massimo di età, quest’anno non riusciva a darci più di dieci minuti a tempo. Ma che classe e che esperienza! Ricordo un gol alla Martin che sarebbe da inserire nel manuale del futsal.. Speriamo che non smetta. Poi Talamonti, un giocatore che farebbe di certo molto bene anche in altre categorie, considera che 2 delle 4 sconfitte subite in campionato sono arrivate senza di lui in campo. E questo spiega tutto. Ma la nostra “dipendenza” da lui è stata molto più proficua di quanto ci aspettavamo quindi: chapeaux! Il capitano Mazza è stato fondamentale in molte gare, ha raggiunto la doppia cifra nelle marcature per la prima volta in carriera. E poi tutti gli altri. Il gruppo, il segreto è stato il gruppo. Ne sono straconvinto…”
Mister, raccontaci il momento buio di febbraio.
“E’ partita con il pareggio interno contro la Polisportiva Mandolesi e la sconfitta nello scontro diretto a Pagliare. Il tutto dopo aver fatto forse le nostre due migliori prestazioni stagionali, ossia la vittoria ad Ancarano con un secondo tempo incredibile e la grandissima trasferta a Folignano vinta sul filo di lana contro la Magica. A dirti la verità quello è stato il momento in cui ci avevo veramente messo la bocca, poi quelle due settimane da incubo, un intermezzo di due vittorie poco convincenti e la debacle di Martinsicuro. Però vedi, a dire la verità, quello è stato il momento in cui forse ho capito che ce l’avremmo fatta. Perché è quasi sintomatico e normale un calo psicologico nella seconda metà di stagione. Ma i nostri avversari non ne hanno mai approfittato, quindi assieme alle sconfitte si concretizzava la possibilità di farcela, poiché il vantaggio sulle inseguitrici, nel girone di ritorno, si capitalizza molto in base al fatto che le giornate che mancano sono sempre meno.”
Parliamo delle tre vittorie partorite negli ultimi minuti di gara, determinanti, stesso risultato: 4 a 3, le avversarie: Mandolesi, Csi Stella e Magica. E’ stata anche questione di fortuna?
“Magari in piccola percentuale si, perché no. Ma secondo me il fattore cruciale è stata la padronanza tattica. Così come la preparazione atletica che avevamo. Poi sono d’accordissimo con te sul fatto che siano state tre vittorie fondamentali per raggiungere il risultato finale. Ecco un mix di caratteristiche molto importanti: la presenza di un giocatore di altissimo livello, un quadro tattico a cui i giocatori si sono attenuti scrupolosamente, una buona preparazione fisica tutto l’anno e qualche bella sorpresa. Così si vincono i campionati…”
Mi trovi d’accordo. Ci dai una previsione per i play off di girone?
“La mia favorita è il Csi Stella, come ti ho detto ha la miglior rosa in qualità ed esperienza, poi è rinata dopo il ritorno in panca di Di Girolamo. Anche se possono vincere tutte le compagini partecipanti, io punterei qualcosa sui gialloblu…”
Futuro? Come si organizzerà la Riviera delle Palme per il prossimo anno?
“Bella domanda, Io credo che la società voglia confermarmi, anche se non abbiamo ancora avuto modo di parlarne. Io col cuore sono già li. Ma il mio cuore è diviso a metà tra la Tecno e la mia famiglia. La serie C1 non è uno scherzo, non sono abituato a non rispettare gli impegni. Tu sai bene che da mister non si può abbassare mai il livello di concentrazione, non si può mai mancare agli allenamenti. Quindi non lo so, per il momento mi godo la vittoria ed in estate ci penserò. Comunque credo che questa squadra meriti di partecipare al massimo campionato regionale senza stravolgere niente. Magari solo con qualche innesto di esperienza, 2-3 giocatori al massimo…”
Perfetto mister, siamo ai saluti finali. Vuoi ringraziare qualcuno?
“Certo, ringrazio tutto il gruppo, i giocatori, i dirigenti ed il folto pubblico che ci ha seguito, specie ultimamente. E’ stato un anno fantastico che non dimenticherò mai. Poi voglio ringraziare voi di Futsalmarche.it, siete stati la nostra guida, un punto di riferimento fondamentale per tutti. Un saluto particolare va a Marco Rutinelli. alias il Futurista, al quale tutti noi facciamo i più grandi auguri per il suo matrimonio.”
Auguri ai quali mi accodo, il Futurista è sempre il Futurista. Grazie mister, è stato un piacere, rinnovo i complimenti e ti lascio ai doveri di marito e papà a cui tieni tanto, augurandoti un’estate di riposo e di riflessione assieme alla tua famiglia, nella speranza che la dolcezza dei tuoi meravigliosi figli ti convinca a continuare nel nostro meraviglioso mondo del futsal.
Rimpiazzista Futsalmarche
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Commenti
Bentornati in c1.
Grazie anche al Rimpiazzista per aver tradotto al meglio il mio pensiero...
Grande Fede. A presto
Riguardo a me...non faccio più pronostici (anche se, ribadisco, avevo detto che tutte e tre le formazioni potevano vincere i play-off).
complimenti a mister che ha fatto un bella doppietta.
campionato e gemelli
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