Fulvio Sileoni: "Noi del Morrovalle vogliamo riprenderci la C1. Alla conquista della C2 con la stessa identità e voglia di vincere."
Parliamo di serie C2 girone C. Parliamo di Fulvio Sileoni, allenatore della Nuova Morrovalle, alla sesta stagione alle redini dei biancorossi, dopo aver militato per cinque anni consecutivi in C1 ed essere retrocesso proprio la scorsa stagione.
Parliamo di questo mister proveniente da Tolentino che è stato riconfermato, si è rimboccato le maniche e ora, dopo nove giornate è secondo in classifica con sei vittorie, un pareggio, due sconfitte e diciannove punti, a due sole lunghezze dalla vetta.
Dopo cinque anni di massimo campionato regionale ti ritroviamo in C2.
“Era da un po' di anni che mancavo; ero rimasto che due, tre squadre dettavano il ritmo e le altre cercavano di star loro dietro. L'inizio, però mi ha fatto capire che in questa stagione dominerà l'equilibrio.”
Chi temi di più?
“Eagles Fermo e Futsal Silenzi sono quelle squadre che hanno dichiarato di voler vincere e sulla carta sono le più attrezzate per fare il salto in avanti; poi ci siamo noi, la Giovanile Corridoniense, squadra di tutto rispetto e il Riviera delle Palme, molto attrezzata.”
Tagliamo la testa al toro: l'obiettivo stagionale?
“Quest'anno ho a disposizione lo stesso quintetto della passata stagione che, anche in C1 se l'è sempre giocata. È ovvio che vorrei ritornare quanto prima in C1, perché abbiamo le potenzialità per farlo.”
Com'è il tuo rapporto con il presidente Andrea Bettucci?
“E' un rapporto consolidato nel tempo, di reciproca stima e fiducia. Non ho mai percepito, da parte sua, alcun dubbio nei miei confronti. Nei momenti in cui le cose non sono andate particolarmente bene non è mai mancato il rispetto reciproco; dopo la retrocessione, fosse stato un altro presidente, forse mi avrebbe allontanato, invece Andrea mi ha confermato.”
Tu hai accettato subito?
“Ho detto subito di si a patto che fosse allestita una squadra competitiva. Sono molto legato al gruppo storico di Morrovalle.”
Con quale criterio è stata formata la nuova squadra?
“Il quintetto di base, come già detto è lo stesso dello scorso anno; avendo a disposizione poche disponibilità economiche, se non zero, abbiamo preso dei rincalzi per sostituire i titolari. La politica societaria è quella di puntare sui giovani.”
Un giocatore che avresti preso.
“Gianluca Nucci dell'Usa Torrese; secondo me è di una categoria superiore. Mi è sempre piaciuto tantissimo e ogni volta che lo vedo giocare me lo conferma.”
A proposito di gruppo storico: in Coppa Marche la Nuova Morrovalle ha eliminato con una grande rimonta in casa il Montelupone dove giocano tanti tuoi ex.
“Esatto. Nella gara d'andata, dove abbiamo perso subendo quattro gol ci sono stati attimi in cui, quando i gol li segnavano i 'miei' ex provavo una strana sensazione, ma quei momenti sono durati poco. Al ritorno abbiamo ribaltato la situazione vincendo in casa per 5-0.”
Non sapendo bene chi fosse mister Sileoni (beata ignoranza di una pallavolista!) sono andata a fare qualche ricerca su internet, trovando una sua intervista datata 2008. Oltre alla sua canzone preferita ('Il testamento di Tito' di De André) e a uno dei suoi gruppi preferiti (forse perché i 'Jethro Tull' piacciono anche a me) mi hanno colpito altre tre domande. Passati quattro anni voglio sentire se qualcosa è cambiato.
In quell'intervista dicevi che il tuo pregio è essere tollerante e il tuo difetto esserlo troppo. Dov'è che sei troppo tollerante?
“A volte stringo un rapporto un po' 'troppo umano' con i miei giocatori così che, quando c'è da essere più severo spesso non riesco. Mi ricordo che una sera vidi Capello al 'Chiambretti Night' dove alla domanda se avesse amici tra i suoi giocatori rispose di no; io, purtroppo o per fortuna non sono così, l'amicizia è fondamentale e rimane nel tempo.”
Dicevi che il tuo sogno nel cassetto fosse far diventare il tuo hobby la tua professione: ci sei riuscito?
“Purtroppo no. Mi piacerebbe tanto fare l'allenatore professionista, ma non per il guadagno, ma perché il futsal è la mia passione, il mio divertimento.”
“ Il calcio a 5 è velocità e spettacolo, è un gioco nel quale quelli che dormono in piedi sarebbe meglio non partecipassero”.
“(Ride, ndr) Confermo. Il futsal è per gli svegli, perché si svolge tutto in pochi secondi.”
“Il ricordo sportivo più bello è Spagna '82, quando l'Italia divenne Campione del Mondo”.
“Ancora rimane quello. Nessuno si aspettava la vittoria dell'Italia, ma dopo che ebbe eliminato Brasile e Argentina qualcosa cambiò. Avevo tredici anni, i miei occhi erano quelli di un ragazzo che vedeva i giocatori come miti, veri e propri esempi da seguire.”
Ritorniamo al presente. Sportivamente parlando, come vorresti essere ricordato?
“ Il mio obiettivo è dare una fisionomia a una squadra. Vorrei che la mia squadra avesse un carattere, fosse riconoscibile. Vorrei che molti ricordassero “Si vede che è la squadra di Sileoni”. Questa, da allenatore, è la mia aspirazione più grande, le vittorie certo contano, ma, in questo caso vengono dopo.” Ci pensa, ride e mi fa: “ Magari questa cosa delle vittorie non scriverla, altrimenti i presidenti non mi chiamano più...”
Lady Futsal
Alice Mazzarini
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